ROMA-Le elezioni politiche del 2022 saranno ricordate per la svolta al Centro destra dell’Italia, ma anche per la conferma che il popolo italiano continua a perdere fiducia nei suoi rappresentanti.
Infatti, solo il 63% degli aventi diritto ha esercitato il diritto di voto, contro il 73% di circa quattro anni fa.
E’ il dato più basso dalla nascita della Repubblica, a conferma che chi non vota non è disposto a scegliere chi non lo rappresenta, sia che si tratti di destra, che centro o di sinistra.
Programma breve, efficace, scritto per tutti contro invece programmi articolati, con riflessioni che pochi elettori riescono a comprendere e a cui l’italiano medio non è interessato.
Questa è stata la differenza pregnante tra la corrente destrorso-meloniana e quella sinistroide.
La semplificazione del linguaggio e del pensiero batte la complessità.
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