Il sesso ed il denaro. I capisaldi del mondo moderno. I pilastri su cui, in fondo, si basano le vite di quasi tutti gli esseri umani, ipocrisia a parte. Il sesso domina la televisione e i mass media in generale. In pubblicità è l’arma più usata per la persuasione, l’espediente più vincente per attirare l’attenzione di un pubblico che non può fare a meno di abboccare alla trappola di una stimolazione a sfondo sessuale. Il denaro, invece, è il punto di partenza di un mondo sempre più capitalistico e industrializzato. Sesso e denaro come base della vita terrena dunque. Eppure guai a metterli insieme. Se si prova ad abbinare il sesso al denaro si crea un mix che sa di tabù, di perversione, di immorale, di illegale. E così chi vende il proprio corpo finisce con l’essere additato quasi come fosse un criminale. Ma il denaro domina il mondo ed il sesso è una delle armi più vincenti per fare soldi. Perciò il lavoro più antico del mondo è ancora vivo e vegeto, ma chi ha una vita sociale attiva è costretto a nascondersi per portarlo avanti. Alla luce del sole è una semplice casalinga, magari sposata e con dei figli. In privato ed anonimato invece ci si trasforma in una “squillo” che esaudisce i desideri sessuali dei propri clienti. Roba d’altro mondo? Nooooo, guai a pensarlo. Nel nostro Bel Paese l’allarme “squillo” vive un crescendo rossiniano; le squillo hanno orari da ufficio ed organizzazioni invidiabili: il supermarket del sesso oramai viene incontro al cliente che, con l´orario continuato, non deve più giustificare, a mogli o fidanzate, uscitine serali in cerca del tabaccaio aperto che, gira gira, non si trova mai. Il guadagno facile come demone sotto la pelle; vite insoddisfatte che grazie ad un annuncio sui giornali si trasformano in business infallibili in barba ad etiche e morali. Malattie che sfrecciano da un letto all’altro con provenienza ignota e destinazione multipla senza tener conto dell’invasione di immigrate dall’ Est Europa, dal Sudamerica e, udite udite, anche dalla rampante Cina. Il dato allarmante però è la percentuale di clienti che “pretende” rapporti sessuali non sicuri e che vede nelle studentesse insospettabili e nelle casalinghe insoddisfatte il veicolo migliore per la diffusione di pericolosissimi contagi.
Malgrado il noto premio Nobel francese Anatole France sostenesse che “Le prostitute sono più vicine a Dio delle donne oneste perchè han perduto la superbia e non hanno più l’orgoglio” ci fa ancora piacere pensare che, in un paese che va a …puttane, i poeti, i santi e i navigatori non sono mai passati di moda!