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Tutti i benefici dell’anguria

L’anguria, o cocomero o melone rosso, è uno dei frutti di stagione più consumati dell’estate. Il nome scientifico è Citrullus Vulgaris e appartiene alla famiglia delle Cucurbitaceae; il suo frutto è molto voluminoso dalla forma sia rotonda che ovale e può superare il peso di venti chilogrammi. Le prime notizie riguardanti la coltivazione dell’anguria risalgono a circa 5.000 anni fa, precisamente in Egitto, dove, a tal proposito, sono stati rinvenuti preziosi geroglifici che testimoniano la veridicità di tale notizia; le origini della pianta, stando alla testimonianza di un esploratore di nome Livingstone, paiono però essere africane. Il periodo in cui l’anguria giunge a maturazione  va da giugno a settembre. Dissetante, a bassissimo contenuto calorico, l’anguria viene quasi sempre mangiata senza semi poiché possono irritare l’appendicite. In realtà, i semi dell’anguria sono commestibili e digeribili. Sali minerali, acqua, vitamine A , B, B6 e C, sono le importantissime sostanze nutritive contenute nei semi. Per gustare i semi è necessario seguire alcuni accorgimenti. I semi vanno mangiati da parte e in poca quantità per non dar fastidio all’appendicite, oppure vanno seccati al sole o tostati.  Se consumati nella modalità frutta secca, questi semi hanno proprietà lassative e apportano tanti sali minerali.