Home Sport Il ritiro “pilotato” di Michael Schumacher…

Il ritiro “pilotato” di Michael Schumacher…

Il 4 ottobre 2012, a seguito dell’ingaggio clamoroso dell’ex McLaren Hamilton alla Mercedes, Schumacher annuncia il suo ritiro definitivo al termine della stagione. Il più grande pilota dell’era moderna dice basta, e pare che stavolta sia definitivo. Era tornato a correre nel 2010 alla Mercedes dell’amico e direttore tecnico Ross Brawn, ma Michael, sebbene fosse al centro di un progetto ambizioso non è riuscito a mettere quel capitale umano che tanto fece la differenza negli anni vincenti in Ferrari.

La macchina e l’uomo: proprio questo connubio perfetto è venuto a mancare tra Schumacher e la Mercedes, proprio quel suo marchio distintivo che lo aveva reso vincente con la Benetton Renault ai tempi di Briatore e poi con la Ferrari. Forse non è stato facile confrontarsi con la bravura e la freschezza dei suoi colleghi e c’è da dire che il mezzo messogli a disposizione non era dei più esaltanti, ma quando a batterti è il tuo stesso compagno di team Nico Rosberg, allora capisci che il momento di dire basta è arrivato.

“Ringrazio tutti, il team, i tecnici, i meccanici, e soprattutto mia moglie Corinna e la mia famiglia per come mi hanno sempre sostenuto. Il mio ritorno è stato al di sotto delle aspettative, ma non mi pento” – queste la sue parole rotte da una leggera commozione nella voce. Nel 2013 avrebbe raggiunto la veneranda età di 44 anni, troppi anche per un campione della sua immensa caratura. Unico neo è stato il suo tempismo nell’annunciare il ritiro, arrivato solo dopo che la Mercedes lo ha messo spalle al muro dopo aver chiuso con l’inglese Lewis Hamilton. Speriamo che rimanga nel giro della Formula 1 perchè uomini come lui hanno dato un contributo enorme al mondo delle corse.