Michelle Hunziker racconta i 5 anni più bui, quelli in cui è stata vittima di “Clelia” e dei “guerrieri della luce”: «Mi ha fregato restituendomi l’amore di mio papà. Poi, mi ha allontanato da tutti gli affetti»
I cinque anni più brutti della sua vita, Michelle Hunziker se li è lasciati alle spalle. Ma non li ha dimenticati. E per la prima volta ha deciso di raccontarli nei dettagli, in un libro, per un motivo ben preciso: la vita è complicata, è facile cadere in una trappola. Soprattutto quando si è giovani. «È un’epoca infestata da life-coach, ma i ragazzi dovrebbero dare retta solo alle famiglie», spiega al Corriere della Sera.
«Finora ho nascosto tutto persino a mia madre», continua la conduttrice, oggi 40enne e mamma risolta di tre: Aurora, 20 anni avuta dall’ex marito Eros Ramazzotti, e Sole, 4, e Celeste, 2, nate dall’amore con Tomaso Trussardi. L’unico che conosce già questa storia: «Quando ci siamo conosciuti abbiamo condiviso tutto: lui i suoi lutti e io la mia esperienza dei cinque anni in una setta. Una volta uscita da lì è stato un continuo tentativo di ricostruire la mia vita. Ho sofferto di attacchi di panico, per anni ho creduto che sarei morta di lì a poco, per soffocamento, come aveva previsto la setta».
L’incontro con Clelia
Michelle, poi, torna ai suoi vent’anni, quando aveva una bambina piccola ed era moglie di Eros. Era felice, ricorda, ma aveva un’ossessione: i capelli che seminava ovunque: «Al mattino quando aprivo gli occhi controllavo lo stato del cuscino». In quel periodo, le sta vicino il manager (Franchino Tuzio, scomparso poche settimane fa) e, dopo aver provato di tutto, inizia le prime sedute di pranoterapia, si avvicina a una donna, che adesso chiama solo col nome di «Clelia». I capelli ricrescono, e contemporaneamente lei si confida, capisce di avere una ferita: il rapporto interrotto col padre, alcolizzato.
Clelia le suggerisce di riavvicinarsi a lui: «Mi ha fregato così, restituendomi l’amore di mio papà. Avrebbe potuto dirmelo uno psicologo, ahimè mi sono imbattuta in lei», rivela, «Grazie a quel consiglio ho potuto riavere mio padre, fargli fare il nonno. Poi è morto, e io sono rimasta di nuovo sola. Ma stavolta con me c’era lei».
L’inizio dell’incubo per la Hunziker
Qui inizia l’incubo. «Clelia ti catturava per la bellezza e la purezza, Era sempre profumata, con un sorriso pazzesco». Questa la prima regola della setta: per conquistare il mondo bisognava mantenersi puri, curando l’igiene personale, praticando astinenza sessuale e stando alla larga da chi aveva dentro di sé energia negativa. Così Michelle si allontana da tutti gli affetti: «La setta filtrava le chiamate: mia mamma veniva sempre respinta». Mentre il matrimonio finiva, la carriera decollava. «Ovviamente il merito non era mio, ma del fatto che fossi diventata una “guerriera della luce”».
Da qui le serate da sola, il Natale al buio: «Chiamavo festosa Aurora, in vacanza col papà, fingendo di avere gente a cena, per poi passare il resto della sera in silenzio». Michelle lascia la setta nel 2006. E tornare alla normalità è un processo lento e difficile «Uscita dalla setta ho trovato una guida spirituale, frate Elia, che mi ha permesso di incontrare padre Amorth: mi ha rassicurata e poi mi ha benedetto. Oggi non ho rancori, ho scoperto la fragilità della setta.Vorrei solo dire ai ragazzi di credere negli affetti veri e non nei “maestri”. Se è capitato a me non deve per forza capitare a tutti».
Fonte: vanity fair