Hanno già iniziato a chiamarlo “Povero Continente”: la nostra amata Europa, condannata al tramonto per sua stessa etimologia e bollata da sempre nei manuali come “Vecchio Continente”, è ormai dipinta da tutti non vetusta ma anche indigente. Eppure, lo sport – inteso più dal punto di vista del business che quello agonistico – fa eccezione. Secondo la rivista americana Forbes, infatti, a guidare la speciale classifica delle 50 società sportive più ricche del mondo ci sono il Manchester Uniteds (valore 2.23 milioni di dollari) e il Real Madrid (1.88 milioni di dollari). Si devono accontentare del gradino più basso del podio i New York Yankees di baseball e i Dallas Cowboys di football (quello americano). Per onestà di giudizio va detto che Red Devils e Merengues rappresentano delle mosche bianche in un panorama in cui dettano legge società a stelle e strisce (ben 41 delle prime 50 posizioni). Prima delle magniloquenti cessioni di Ibrahimovic e Thiago Silva, il Milan già risultava la prima società calcistica italiana, posizionandosi al 27° posto. Il vero orgoglio italiano è pero’ rappresentato dalla Ferrari, piazzatasi addirittura 15°. E se Alonso continuerà a farci sognare, la top ten per il cavallino rampante non sarà una chimera.
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