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Famiglie italiane in default. Ecco tutte le voci della stangata autunnale che distruggerà le nostre tasche

Alimentazione, casa, energia e tassazione: sono queste le voci di spesa che stanno rendendo infernale questo 2012 per le famiglie italiane. A metterlo nero su bianco è stata la Federconsumatori che è andata a calcolare voce per voce tutte le uscite di un nucleo familiare medio, stabilendo che da autunno a  fine anno ci sarà una vera e propria stangata pari a 2.333 euro in più. Il riferimento è alla famiglia media secondo le rilevazioni Istat, ossia con 2,5 componenti e una capacità di spesa complessiva pari a circa 29mila euro all’anno. “Partendo da questo presupposto – dice Rosario Trefiletti, presidente di Federconsumatori –si può certamente affermare che la batosta subita dalle famiglie quest’anno è una delle peggiori degli ultimi tempi”.

“Come dato significativo – continua Trfiletti – posso aggiungere che abbiamo stimato che la sola voce riguardante le maggiori tassazioni, il cui aumento quest’anno è stato tra i più rilevanti, in pratica assorbirà l’intera tredicesima della maggiora parte delle famiglie italiane”.

Ma andiamo a vedere nel dettaglio gli aumenti di spesa che hanno colpito un po’ tutti i settori merceologici, con alcune punte, come già accennato, riguardanti quegli ambiti in cui l’intervento del governo Monti alla ricerca di risorse per il risanamento dei conti pubblici è stato più pesante:

– Alimentazione: (+7%) pari a una spesa aggiuntiva annua di 392 euro. In questi giorni tra l’altro i rincari, dovuti principalmente all’aumento dell’Iva, stanno risentendo anche dell’ulteriore aggravio dovuto agli effetti della siccità, e dunque la situazione da qui a fine anno potrebbe ulteriormente peggiorare.

– Treni, compresi quelli pendolari: spesa aggiuntiva di 81 euro all’anno

– Trasporto pubblico locale: aumento pari a +28-30% con un valore assoluto di 48 euro

– Servizi bancari + mutui + bolli: aumento di 93 euro all’anno

– Carburanti, comprese accise regionali: spesa aggiuntiva di 276 euro all’anno. Si tratta di una delle voci più pesanti. I rincari dei carburanti infatti hanno risentito dei ripetuti aumenti delle accise decisi per far fronte ad esigenze di cassa dello Stato e all’emergenza del dopo terremoto in Emilia.

– Detersivi , plastiche e prodotti casa: aumenti per 123 euro all’anno

– Assicurazione auto: aumenti di +6% pari a 78 euro. Si tratta di una conferma che anno dopo anno incide sempre più sulle spese degli italiani ed è motivo di polemiche accese da tempo.

– Tariffe autostradali: aumento del 3% pari a 53 euro all’anno

– Tariffe gas: +11% pari a 113 euro annuali. Insieme alle tariffe dell’elettricità, gli aumenti in questione hanno risentito di un “caro energia” generalizzato, che l’Italia sconta in maniera sempre molto pesante, per essere un Paese quasi del tutto sfornito di proprie risorse e dunque in balia delle eventuali recrudescenze delle tariffe sui mercati internazionali

– Tariffe elettricità: + 21% pari a 110 euro in più. Vale lo stesso discorso fatto per il gas

– Tariffe acqua: aumenti tra il 5 e il 6% pari a 22 euro all’anno

– Tariffe rifiuti: +9-11% pari a 63 euro annuali

– Riscaldamento: aumenti del +12% pari a 195 euro. Anche in questo caso a giocare un ruolo determinate sono stati i pesanti rincari delle fonti energetiche primarie

– Addizionali territoriali: 150 euro in più all’anno. Un aumento molto significativo che si spiega con taglio dei trasferimenti del governo agli enti locali. Una circistanza che ha spinto Comuni, Provinmce e Regioni, ad aumentare la propria imposizione fiscale per recuperare risorse finanziare da utilizzare per le proprie spese.

– Imu prima casa: 405 euro. E’ il vero salasso del 2012, la tassa più odiata e anche quella che peserà più di tutte sul bilancio di fine delle famiglie. Tra l’altro il valore medio di circa 400 euro dell’Imu è stato calcolato con difetto da Federconsumatori. L’associazione ha infatti stimato che molte famiglie, oltre alla propria Imu, pagheranno indirettamente anche una parte di quella di studi professionali e attività commerciali e artigianali che decideranno di ricaricare le tariffe per sostenere i propri costi dell’Imu. Una circostanza questa che potrebbe portare il peso dell’Imu per ogni famiglia mediamente a quota 600 euro.

– Corredo scolastico +libri: +4% pari a 53 euro. E’ il problema che investirà la maggior parte della famiglie italiane subito dopo il rientro dalle vacanze alle prese con l’acquisto di zaini, astucci, penne e testi di studio.

– Tariffe professionali e artigianali: 78 euro in più all’anno

Il tutto per un totale, come ricordato sopra di, 2.333 euro.