PARIGI-Durante la notte corrente, i commissariati di Saint-Denis, Stains, un ufficio della polizia a Pau, nei Pirenei e non solo sono stati presi d’assalto a causa dell’uccisione da parte di un poliziotto di Nahel, un giovane morto martedì scorso.
Il ragazzo di 17 anni è stato colpito da un proiettile a Nanterre, nella periferia parigina.
Secondo la ricostruzione, il giovane di origine algerina non si sarebbe fermato all’alt con una Mercedes gialla e anzi avrebbe caricato contro i due agenti. Uno di questi avrebbe esploso il colpo per legittima difesa.
Un video che circola sul web smentirebbe tale visione e anzi, porterebbe a presumere che il poliziotto abbia sparato al ragazzo a bruciapelo, il quale è poi ripartito e si è fermato per la ferita.
La reazione violenta parte di chi chiede giustizia per Nahel è sfociata in rappresaglie contro la polizia, sciacallaggio nei confronti di un supermarket e l’incendio di una banca.
Le autorità hanno disposto il fermo per l’agente coinvolto nella scorsa serata, ma comunque continuano le rappresaglie a causa di un feroce dissenso nelle banlieues, coinvolte già in 9 episodi simili dall’inizio del 2023.
Intanto, Macron chiede trasparenza nelle indagini, mentre altri sottolineano che sia necessario evitare violenze nei confronti della polizia, ovvero “chi ci protegge”, e altri ancora, che il ragazzo abbia compiuto una violazione di legge e che si sarebbe potuto evitare tutto questo se fosse stato vigilato dai genitori ed educato in modo diverso.
fonte foto:https://it.euronews.com/2023/06/29/la-morte-di-nahel-ucciso-da-un-poliziotto-seconda-notte-di-disordini-in-francia
