Nei mesi scorsi le presunte profezie dei Maya sulla fine del mondo hanno sollecitato l’immaginario collettivo prefigurando foschi scenari tra la popolazione mondiale. La maggior parte di scienziati e storici non ha mai dato credito a simili millanterie, nonostante alcuni recenti disastri (tsunami in Giappone in primis) avessero fatto crollare qualche certezza. Il 2012 sta per terminare, in fondo, senza troppi patemi ma la grande novità è che dovremo rimandare le nostre ansie esiziali di 104 anni. Secondo i fratelli Bohumil e Vladimir Böhm,rispettivamente un matematico e uno studioso, infatti, i Maya avrebbero sbagliato i calcoli. O meglio, è stato l’archeologo John Eric Sidney Thompson che non avrebbe fatto i conti con i due calendari dei Maya, uno religioso e l’altro agricolo, senza contare l’esistenza di cicli lunghi e brevi, oltre a guerre e combattimenti che fermavano il conteggio dei giorni. L’anticipazione, pubblicata nella più antica testata scientifica di astronomia “Astronomische Nachrichten”, rivela quindi che l’Apocalisse è rinviata al 21
16. Differita, proprio come uno sciopero della Cgil…