Ma come russi! Per molti questa lamentela è un vero e proprio tormentone quotidiano. Secondo recenti statistiche sembra infatti che a russare sia ben il 40% degli italiani per lo più uomini (il 56% over40). Cifre che fanno pensare, anche perché se si russa spesso sarebbe meglio consultare il medico, non soltanto per non disturbare chi ci dorme accanto, ma anche perché il russare può nascondere disturbi ben più importanti. Quando dormiamo tutta la muscolatura si rilassa, anche quella del cavo orale e della faringe che, porta a un restringimento delle via aeree superiori. Se questo diventa eccessivo, il flusso dell’aria diventa turbolento, provocando il classico rumore del russamento. La maggior parte delle persone, anche i non russatori abituali, emettono i classici rantoli dopo un pasto particolarmente abbondante annaffiato con alcol. Lo sforzo digestivo dirige il sangue allo stomaco sottraendolo agli altri muscoli. E l’alcol aumenta ulteriormente il loro rilassamento. Ovviamente se il lume delle vie aeree è già ristretto per le presenza di depositi di grasso nei tessuti vicino alla laringe, il passaggio dell’aria sarà ostacolato. È per questo che ben l’85% di coloro che russano abitualmente è rappresentato da persone in sovrappeso. Il russamento può però avere altre cause, come la tumefazione cronica delle mucose in quanti soffrono,per esempio, di rinite allergica. Oppure una particolare conformazione della bocca e della gola, per esempio una mandibola piccola, una deviazione del setto nasale, un pomo d’adamo grosso e spostato in basso, o semplicemente una lingua grossa.
RISCHIO APNEE – Quando si russa , in genere, si dice che si dorme di gusto. Ma in realtà la faccenda è un po’ diversa. Ogni respiro interrotto dal russamento fa si che il sangue sia ossigenato in misura ridotta rispetto al fabbisogno. E se il disturbo diventa cronico può capitare che il flusso d’aria sia di tanto in tanto completamente interrotto per molti secondi, lasciando la persona che ne soffre in apnea. La gravità di questa condizione dipende dalla frequenza e dalla durata delle apnee che non solo provocano una notevole “fame” di ossigeno in tutti i tessuti, ma costringono la muscolatura dei polmoni a uno sforzo tale da provocare risvegli di brevissima durata. Micro risvegli di cui non ci si accorge ma che privano il sonno della sua capacità ristoratrice. Non è un caso che chi soffre di questo disturbo provi una costante sonnolenza durante il giorno. Svegliarsi con la bocca secca e il mal di testa è un segnale preciso di apnee notturne, se si notano questi sintomi è bene fare quanto prima dei controlli, sia perché il disturbo può aggravarsi, sia perché i rischi della salute non sono affatto indifferenti. Chi soffre infatti di apnee notturne può incorrere molto più facilmente in ipertensione arteriosa, malattie cardiovascolari e ictus.
Se si russa abitualmente è opportuno rivolgersi al medico di famiglia il quale, esaminate le condizioni generali, può chiedere il parere di un otorinolaringoiatra o di un pneumologo per approfondire il caso.per valutare la situazione può essere sufficiente l’applicazione di un sensore, una sorta di cerotto capace di registrare la quantità di ossigeno che arriva alla cute, per una notte. Oppure può essere necessario eseguire una polisonnografia, un test che registra i movimenti del torace e dell’addome , il flusso dell’aria respirata e altri parametri durante il sonno. Basta indossare durante la notte, nel proprio letto. Soltanto in casi particolari è necessario trascorrere una notte in ambulatorio del sonno. In questo modo il medico riuscirà a stabilire con esattezza quanti episodi di apnea compaiono.
Quando la causa principale del russamento è l’obesità il primo e più importante passo per curarsi è dimagrire e rinunciare ad una vita sedentaria. Svolgere una regolare attività fisica migliora l’irrorazione sanguigna di tutti i muscoli. Se invece all’origine del russa mento c’è un problema anatomico, come la deviazione del setto nasale, e gli accorgimenti classici non bastano, è necessario ricorrere a un intervento chirurgico che ripristini una condizione normale.
CONSIGLI – Per non russare è spesso sufficiente adottare semplici precauzioni. Innanzitutto bisogna fare attenzione alle posizioni in cui si dorme: evitare quelle che comprimono le vie respiratori, come coricarsi sulla schiena (supino) molto meglio sul fianco. Occorre poi eliminare il cuscino troppo alto, la cena deve essere leggera e vanno evitati gli alcolici, quantomeno nelle cinque/sei ore che precedono il momento in cui si va a letto.