Cannavacciuolo conquista la terza stella: il ristorante Villa Crespi giunge alla conquista delle tre stelle Michelin
Il ristorante Villa Crespi di Orta San Giulio guidato dallo chef Antonino Canavacciuolo, nonché star televisiva e imprenditore, giunge alla conquista delle tre stelle Michelin ed entra nel gotha della cucina mondiale.
Il commento del direttore di guida Michelin Italia Sergio Lovrinovich:
“Nei piatti lo chef Cannavacciuolo ci mette il cuore ma anche tecnica, equilibrio e precisione estetica che si traducono per l’ospite in pure emozioni”
Villa Crespi conquista la terza stella
Il talento è nulla senza dedizione, passione e sudore e la terza stella MICHELIN conquistata dall’amato ed amabile Antonino Cannavacciuolo per il suo ristorante Villa Crespi in Piemonte, rappresenta il coronamento di un percorso che iniziato al termine del XX secolo, si è issato giorno dopo giorno e servizio dopo servizio, fino all’Olimpo della ristorazione globale.
Sono 12 i ristoranti che, secondo il giudizio degli ispettori valgono il viaggio:
- oltre alla new entry Villa Crespi a Orta San Giulio (Novara)
- Piazza Duomo a Alba (Cuneo)
- Da Vittorio a Brusaporto (Bergamo)
- St. Hubertus a San Cassiano (Bolzano)
- Le Calandre a Rubano (Padova)
- Dal Pescatore a Canneto sull’Oglio (Mantova)
- Osteria Francescana a Modena
- Enoteca Pinchiorri a Firenze
- La Pergola a Roma
- Reale a Castel di Sangro (L’Aquila)
- Mauro Uliassi a Senigallia (Ancona)
- Enrico Bartolini al Mudec a Milano.
Nella notte dell’eclissi di luna del 9 novembre, la 68/ma edizione della Guida Michelin ha illuminato il bel Paese con 38 nuove stelle, delle quali 1 tristellato, 4 Due stelle, e 33 una stella, mentre le nuove stelle verdi sono 19. E tra le 38 novità sono 20 gli chef con età pari o inferiore ai 35 anni.
ha Gwendal Poullenec, direttore internazionale delle guide Michelin
Premiato molto anche lo spirito imprendioriale con chef da record: Enrico Bartolini conta in totale 12 stelle Michelin e riceve il premio Chef Mentore 2023, Antonino Cannavacciuolo conta 7 stelle Michelin nei suoi diversi locali e bistrot tra Piemonte, Toscana e la natìa Campania, mentre il gruppo di Heinz Beck annovera 4 stelle Michelin in Italia e ha nove ristoranti nel mondo.
L’edizione numero 60 celebra anche le idee rivoluzionarie in cucina ma per lo chef Cannavacciuolo “la vera rivoluzione è cucinare bene, la storia si fa con la buona cucina”. Particolarmente soddisfatto per questo “momento magico” ha ricordato che “con ogni riconoscimento Michelin succede qualcosa di bello in famiglia: la prima stella Michelin nel 2003 coincide col matrimonio, la seconda stella – ha detto – è arrivata nel 2006 quando è nata mia figlia, oggi festeggio l’anniversario del matrimonio e sia i miei genitori che i suoceri festeggiano 50 anni di nozze. Questo è un traguardo ma chi mi conosce bene sa che già sto pensando ad altri progetti”.