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Il giocatore di calcio che si ricicla politico

Come anche Andriy Schevchenko in Ucraina, anche Kakhaber Kaladze ce l’ha fatta a realizzare il suo “Sogno georgiano”. Proprio come il nome del partito per cui si è candidato, l’ex difensore del Milan è stato eletto nelle elezioni legislative, ed è stato inserito dal primo ministro in pectore Ivanishvili nella squadra di governo. Kaladze sarà vice-premier, nonché Ministro dello Sviluppo regionale e delle Infrastrutture! Pare che nella campagna elettorale Kaladze abbia avuto un ruolo fondamentale, da uomo immagine, forte del grande prestigio sportivo che lo rende uno degli uomini più famosi in Georgia. E non è un caso, infatti, che adesso gli venga offerta la poltrona di vice-premier. Insieme a Ivanishvili, Kakhaber ha vinto la sua scommessa: “La politica è meglio del calcio, l’elezione è meglio di una finale di Champions”, ha commentato entusiasta.

In Italia è un evento consolidato: il più eclatante fu Gianni Rivera che dal 1987 ha occupato diversi ruoli tra segreterio e deputato, non curandosi troppo dello schieramento politico che lo candidava. E’ arrivato persino al Parlamento Europeo nel 2005 grazie a Mercedes Bresso, nel frattempo eletta Governatore del Piemonte. Troppo anche per Massimo Mauro, che nel 1996 fu eletto deputato con l’Ulivo ma almeno ha mantenuto sempre la fede ai partiti di sinistra. Nel 2009 ci prova anche l’ex campione del mondo ’82 Antonio Cabrini, entrando nelle liste dell’Italia dei Valori per il Lazio, facendosi notare nel 2012 solo per aver dissentito all’appello di mister Prandelli sul coming out tra i calciatori.

In questa estate persino Gianluigi Buffon ha ventilato la possibilità di una carriera in politica dopo aver appeso le “cosidette scarpette al chiodo”. Rispondendo ad una domanda sulla crisi economica afferma “Perchè no? Se tutti ci tiriamo indietro, allora siamo tutti colpevoli, me compreso”. Per quale partito mi candiderei? Per uno che abbia delle idee”. E bravo Buffon: dopo aver guadagnato milioni di euro dai contratti sportivi e commerciali, perchè non dovrebbe provarci anche lui in politica? Ma per gente con le idee, che lui non ne ha. Gli stupidi sono gli italiani che lo voteranno, come sempre attori protagonisti inconsapevoli del naufragio dell’ideologia politica del paese e del valore democratico e sociale di una consultazione elettorale.

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