Home Attualità “Bagno e stress”: la giornata al mare di un italiano medio

“Bagno e stress”: la giornata al mare di un italiano medio

Andare al mare è davvero una esperienza rilassante? Sicuramente sì per l’emergente (e bravo) attore Pierfrancesco Favino, o per Barbara Berlusconi, Flavio Briatore ed Elisabetta Gregoraci, in preda ai paparazzi in Costa Smeralda; ma anche per Andrea Della Valle e altri noti potenti dell’industria come il Presidente del Napoli e della Filmauro Aurelio De Laurentiis che sono stati invece visti rilassarsi sui proprio yacht personalei nel mare di Capri. Ma una famiglia media italiana – con prole – considera davvero una giornata al mare (e che mare…) un momento utile per evadere dallo stress o dalla routine quotidiana? Parti ad orari improbabili per evitare il traffico; il traffico però te lo becchi comunque, sotto al sole e col piccolo che inizia a spazientirsi; arrivi, spendi un salasso solo per l’ingresso, punti al lettino per poi elemosinare una sdraio; ti accorgi che hai dimenticato le salvifiche salviettine e l’imprescindibile pupazzo per il riposino del piccolo; il nervosismo cresce, ma, dopo esser diventato bianco per la crema spalmata, giunge almeno il momento del tuffo in acqua.. E il bambino chi lo guarda? E il portafogli? Perché c’è bandiera rossa? Lo scoprirai poco dopo tra l’acqua melmosa…La spiaggia è sempre più cocente e i metri quadrati a tua disposizione diminuiscono sempre più con l’aumentare delle persone e del caldo sempre più implacabile. Costruisci un castello (per te, mica per il figlio) e brandisci una paletta e un secchiello sperando di tornare indietro nel tempo: l’illusione svanisce perché ti squilla il telefonino o perché ci sono quelli dell’ombrellone di fronte che trascorrono la giornata come in un vicolo di Forcella; vorresti giocare a pallone, ma non c’è spazio e non si può; si può però giocare a racchettoni ma fa troppo caldo; ti consoli col pranzo, ma poi sei costretto ad attendere per un nuovo bagno almeno due ore; e chi si fa fino alle quattro? Devi stare attento al piccolo che non si mangia la sabbia: lo guardi e speri tanto che si addormenti… Lo distrai, gonfi il materassino ma ti accorgi che la tua opera d’arte è ormai salpata per l’Albania… Arriva il pakistano con i braccialetti portafortuna o con i vestiti multicolori (gli stessi da trent’anni…): devi comprare qualcosa; squilla di nuovo il cellulare, stavolta della moglie, diventata intanto rosso porpora per le scottature: è la suocera, bisogna tornare a casa. Per rilassarsi un po’….