A Roma è stata emanata la prima sentenza di adozione a favore delle coppie omosessuali.
Due donne, di cui una è la madre biologica di una bambina nata con fecondazione eterologa, hanno ottenuto l’adozione condivisa della figlia. La mamma non biologica voleva ottenere l’adozione e ci è riuscita. Il Tribunale di Roma ha riconosciuto che la coppia di libere professioniste era solida, aveva assolto in maniera impeccabile i doveri genitoriali e di assistenza reciproca e nei confronti della bambina e dunque potevano ottenere in toto la patria potestà. Le due donne si erano sposate all’estero e avevano fatto ricorso per l’adozione sulla base della legge 4 del 1993, modificata dalla legge 149 del 2001, la quale prevede i casi di adozione particolare per mantenere, nell’interesse del minore, uno stato di serenità e solidità affettiva nell’ambito familiare.
Alla notizia della sentenza, il senatore NCD Carlo Giovanardi ha parlato di eversività. La sentenza sarebbe incostituzionale perché non ricalca il profilo di una famiglia etero. Tuttavia, in risposta alla reazione, il sottosegretario alle riforme Ivan Scalfarotto ha ribadito che l’interesse del minore è superiore a qualsiasi tipo di famiglia.
Ogni famiglia dovrebbe essere protetta e tutelata dallo Stato, non continuamente giudicata per la sua costituzione e l’orientamento sessuale dei coniugi. Si parla infatti di amore, non di sesso.
Fonte foto:http://www.alqamah.it/2013/04/02/corso-di-formazione-per-coppie-in-attesa-di-adozione/
