ll viaggio della moda italiana nel mondo parte da Firenze, con l’87 edizione di Pitti Uomo e la 15° di Pitti W per la moda femminile di nicchia e di ricerca. Focus sulla Fortezza da Basso che accoglierà un’edizione record con 1.115 marchi per lo stile per lui di abiti e accessori e 70 etichette al femminile. E proprio la Fortezza torna al centro del dibattito politico-infrastrutturale della città di Firenze, col sindaco Dario Nardella che stamani durante l’inaugurazione ufficiale racconterà il piano di recupero finalmente al via e come l’antica costruzione rinascimentale abbia un grande futuro non solo per ospitare mostre globali come Pitti Uomo ma anche come luogo per convegni e summit unico al mondo, per bellezza e posizione strategica nel cuore di Firenze. Non di minore importanza le comunicazioni del viceministro allo Sviluppo Economico Carlo Calenda che parlerà del piano per il Made in Italy di cui autorevolmente scrive nella nostra prima pagina: il Governo ha deciso di affiancare le istituzioni del sistema moda e gli imprenditori, con finanziamenti veri e vivi, pare nel complesso per il 2015 di quasi 8 milioni di euro tra le fiere e le kermesse di settore. A Firenze e alle manifestazioni promosse dal Centro di Firenze per la Moda Italianae organizzate da Pitti Immagine dovrebbe andare un finanziamento di 2 milioni di euro che daranno vita a una serie di iniziative d’importanza internazionale a partire da giugno prossimo, sulla scia di quanto già fatto nel giugno 2014 per i festeggiamenti dei 60 anni del Centro Moda. Il presidente Stefano Ricci, da due anni al CFMI, ha pronta una grande sorpresa: un’edizione speciale, davvero emozionante, del Calcio Storico Fiorentino che lascerà a bocca aperta i buyers e gli espositori di Pitti Uomo numero 88.
Intanto sciamano i compratori in arrivo da tutto il mondo (se ne aspettano 30.000 come ogni volta) e siccome il tema di questa edizione è Walkabout Pitti, sarà divertertente e interessante vederli camminare attraverso gli stili e le idee più creative. Camminare vuol dire anche respirare, stare a contatto con la natura e le cose, concentrarsi col pensiero su di sè e su cosa ci circonda, città, campagna, animali e affetti. Tutti abbiamo bisogno del ritorno a questa schietta naturalezza, a questa intelligente semplicità. Massimamente il sistema della moda che soffre per la crisi e per un po’ di dissaffezione e di noia dei fashionisti. Ma passo dopo passo, a Pitti Uomo, si raggiungerà la meta.